Nel post pandemia la farmacia Campagnola di Mezzolombardo ha incontrato un brusco cambio di staff. Per scelte di vita e/o professionali, ben 4 farmaciste/i hanno lasciato la farmacia, venendo sostituite da figure diverse per esperienza e competenza. Questo scossone ha indotto il titolare Giuseppe Campagnola a mettere in atto una serie di attività per creare affiatamento ed omogeneità nello staff.
Cosa ho fatto con farmacia Campagnola di Mezzolombardo
Dopo un confronto con il dottor Campagnola, abbiamo individuato una serie di aree di competenza sulle quali impostare un percorso formativo. Alla progettazione ha partecipato anche la dottoressa Stefania Paolazzi, responsabile della formazione per la farmacia Campagnola. Gli incontri formativi della durata di 2 ore si sono svolti di sera, dopo la chiusura, in uno dei locali soprastanti la farmacia. Alcuni dei temi della formazione sono stati i seguenti:
- stomaco: da quando gli inibitori di pompa sono diventati da banco, le possibilità di consiglio per il farmacista sono accresciute. Allo stesso modo, possiamo essere parte attiva per incentivare la deprescrizione di questi utili ma nel lungo periodo controversi farmaci.
- sonno: tema molto importante per i farmacisti, che possono limitare l’uso della (limitatissima) farmacoterapia del sonno. Allo stesso modo che con gli inibitori di pompa, possiamo essere un volano comunicativo per la deprescrizione delle benzodiazepine;
- dermatologia: divisa in due appuntamenti, è stato dedicato molto tempo alla clinica, materia ignorata all’università, ma che spesso “incontriamo” al banco tutte le volte che le persone ci mostrano la pelle dicendo “secondo lei dottoressa di cosa si tratta?”
- FANS e dolore: nel nostro lavoro dispensiamo quotidianamente molte confezioni di FANS. Conoscere i principi attivi col bilancio rischio/beneficio migliore, fare sorveglianza attiva, sconsigliandoli a chi non dovrebbe assumerli, capire quanto incida l’analgesia multimodale e distinguere farmacoterapia per dolore nocicettivo da quello neuropatico.
- galenica pratica: l’appuntamento formativo più originale, in cui ho fatto preparare ad ogni farmacista alcuni semplici rimedi galenici. Dai classici della nostra professione come la crema base, ad officinali erboristici di formulazione originale. Uno di essi è piaciuto talmente da essere introdotto nelle preparazioni comunemente a disposizione della farmacia.
L’obiettivo iniziale era dare una base comune ad uno staff rinnovato e a detta di titolare e farmaciste è stato raggiunto. La formazione mensile agisce infatti in due modi: uno ovviamente è scontato, legato al contenuto stesso dell’approfondimento, ovvero capacità di riconoscere una patologia con le domande giuste e dare il consiglio secondo le prove disponibili in letteratura. Il secondo invece agisce sottotraccia ma è più profondo: creare uno spazio condiviso in cui tutto lo staff si vede e discute con calma e in un contesto non giudicante dei “casi clinici” della propria professione. In questo caso il formatore agisce come facilitatore di un processo, più che come insegnante tout court. La formazione presso questa farmacia è durata 3 anni e sta continuando tutt’ora. Gli appuntamenti sono passati da uno al mese ad una cadenza più comoda e personalizzata in base alle necessità della farmacia.
Cosa ho imparato durante la collaborazione con la Farmacia Campagnola
La formazione presso questa farmacia è stata la prima in un contesto che non conoscevo. Precedentemente infatti ho sempre esercitato con staff in cui ero inserito già da tempo anche nel lavoro al banco. Per questo i timori iniziali erano tanti, di non essere all’altezza o di non portare nulla di nuovo a colleghe anche più esperte di me. Invece l’accoglienza ha aiutato ad incastrare quello che sapevo io e quello che sapevano loro, creando un contesto di ascolto e dialogo. Ho imparato che nella formazione non si tratta tanto di trasmettere sapere, quanto di mettersi sullo stesso piano e condividere problemi e soluzioni.